Scuola, “quando l’istruzione era una cosa seria”

I ragazzi di questa generazione sono fortunati, diciamolo, tra una cosa e l’altra a scuola praticamente non vanno mai. Ai nostri tempi invece saltare una lezione era un evento, ancora ricordo il terremoto dell’Irpinia, figuriamoci, che restammo tre giorni a casa. La scuola era un assillo, il mio liceo neanche le votazioni politiche ospitava, era sempre aperto, e non bastava certo una pioggia, macché, entravamo anche con la tempesta, costretti a restare seduti fradici nei banchi, che mica c’erano gli asciugatori in bagno, a stento c’erano i bagni. Si andava sempre, le feste erano poche e i professori si facevano trovare ogni giorno al loro posto, non esistevano pandemie e con 37,5 un’aspirina e via.

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