Nella solita magnifica Sorrento

Come sempre, quando arrivo a Sorrento, mi sento a casa, e non è un modo di dire, è che amo profondamente questa penisola che sorride alla vita, amo i suoi colori sgargianti, i pendii e le falesie, l’odore di limone e gli ulivi nodosi e contorti, il mare azzurro che è sempre lì, a un passo, e il Golfo ai suoi piedi. Amo la Punta della Campanella,  terra che allunga la mano a toccare Capri e i Faraglioni, terra nella quale i Romani veneravano la dea Minerva, proprio lì dove l’eroe omerico incontrò le antiche sirene cantate da Licofrone, Ligeia, Leucosia, e Parthenope. Grazie ad Angela e Stefano della libreria Tasso, a Francesco Pinto, a Susy Serbandini per le belle foto, e a tutti quelli che vengono ogni volta ad abbracciarmi.

 


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